Quando Guardiani Della Galassia vol. 2 si apre con un personaggio ringiovanito digitalmente che sfreccia in una macchina decappottabile in un’America degli anni ‘80 dall’efficace profondità stereoscopica (e non sarà l’unica volta) l’impressione è che, come in una parodia, lui sia il primo a sapere di essere ridicolmente giovane, che goda dei suoi capelli lunghi e folti, e si diverta a prendere in giro la scena di ricordo musicale di cui è protagonista. Tutto il film che seguirà marcia sul crinale della parodia del superhero movie. Il primo I Guardiani Della Galassia era un film Marvel spensierato di perfetta concezione come eravamo abituati a vederne, ma in tre anni è cambiato tutto e ora questo secondo capitolo, per mantenere il divertimento allo stesso livello, si sente in dovere di flirtare con la parodia.

A differenza degli altri film “corali” Marvel, quelli degli Avengers o Captain America: Civil War, Guardiani Della Galassia per continuare a essere se stesso ha cambia...