Da Mad Max ad Happy Feet, dagli sconfinati deserti postatomici alle sconfinate distese di ghiaccio in procinto di sciogliersi del preapocalittico.

George Miller ha vissuto un decennio da regista di genere (Mad Max, Ai confini della realtà), uno da regista di film per famiglie (L'Olio di Lorenzo, Babe va in città) e uno da regista di film per bambini (Happy Feet, Happy Feet 2), con una parabola qualitativa discendente che va di pari passo a quella ascendente degli incassi.

Già il primo film con pinguini danzerini era stato uno dei cartoon più noiosi della sua annata, ora questo seguito torna a ribadire la noia in sala giustificata da una morale di ferro (ecologia, sensibilizzazione infantile) e da un senso generale di cuteness verso i piccoli pinguini batuffolosi che dovrebbe sanare tutto.

In realtà è tutta una copertura per una storia che scricchiola e personaggi lontanissimi dall'aggettivo "interessante". Certo, i cartoon es...