La recensione di Hunt, presentato fuori concorso all’ultimo festival di Cannes

Chi è Donglim? Chi è la talpa nell’intelligence sudcoreana che passa documenti e informazioni ai nordcoreani con l’obiettivo di agevolare un attentato al primo ministro come testa di ponte per un’invasione dal Nord che soggioghi il paese al verbo di Kim Jong-Il? Agenzie contro agenzie più o meno segrete si indagano a vicenda con una violenza inusitata, con lo scopo di trovare e fermare Donglim. Si picchiano, si fanno screzi, si interrogano e si torturano con una malcelata approvazione del governo che ha tutto l’interesse a che si trovi questa talpa costi quel che costi.

Siamo nella Corea Del Sud di parecchi decenni fa, quando anche quel governo democratico aveva metodi, stile e controllo da regime, una in cui il confine tra vero e falso è sfumatissimo e molte esagerazioni condiscono la vera storia narrata. Esagerazioni da cinema coreano, cioè da cinema di genere e spettacolare, che in mano a Lee Ju...