Forse Joel Schumacher è stato vagamente populista nel fornire la sua analisi della saga cinematografica di Batman diretta da Christopher Nolan. Eppure, nel momento in cui dice che i suoi due cinecomic, Batman Forever e Batman & Robin, erano stati concepiti e ideati per tempi più semplici, meno angoscianti di quelli attuali, non ha tutti i torti.

Al contrario.

La maggior intuizione del filmmaker inglese, a prescindere dall'algida maestria tecnica delle sue pellicole è stata quella di dare, senza alcuna vergogna, al genere cinefumettistico quella valenza artistica, quella capacità di leggere l'animo dell'uomo e la società in cui è calato già espressa dalle tavole e dalle sceneggiature di autori come Alan Moore, Brian Bolland, Frank Miller, Grant Morrison e Dave McKean. E disgrazia vuole che la situazione attuale non sia all'insegna delle rose e dei fiori.

Paradossalmente il fumetto è stato ormai sdoganato ...