Messi da parte i grandi intrighi, la nuova serie di Bourne (senza Bourne) ha più a che vedere con un disperato sforzo di sopravvivenza, una lotta contro l'oblio e la conquista di una vita migliore. In sostanza si allontana molto dallo spionaggio sia formalmente che contenutisticamente. Infatti le molte corse per sfuggire ai mille occhi della situation room dalla quale Edward Norton suona le trombe della caccia, sono le stesse che Tony Gilroy corre per sfuggire allo spionaggio puro o all'intrigo governativo. Il regista/sceneggiatore, al pari del suo personaggio, cerca in ogni modo una liberazione dagli intrighi internazionali della precedente gestione (l'inizio del film si sovrappone con la fine di The Bourne Ultimatum) per guadagnare una vita nuova più intima e personale. Non a caso stavolta la presenza femminile è molto più utile e pregnante del solito.

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Come fa un regista che non ha esperien...