Il lupo e il leone, la recensione del film al cinema dal 20 gennaio

Il successo di Mia e il leone bianco, tre anni fa, ha cambiato la vita di Gilles de Maistre e sua moglie Prune de Maistre. Venivano da una vita nei documentari e nei tv movie di bassa lega e invece questo film per il cinema, fatto per una volta con l’ambizione di mettere sullo schermo qualcosa che non si vede (quasi) mai, è stato un successo mondiale. Il lupo e il leone non è un sequel di Mia e il leone bianco ma funziona esattamente come i sequel cioè prende gli elementi di un successo e ci investe, il raddoppia, e punta così ad essere di più. Solitamente finendo per essere meno.

Nel caso specifico l’elemento è avere sullo schermo un’attrice e delle bestie feroci che interagiscono senza nessun tipo di trucco o di effetto. Lo si ottiene facendo interagire attrice e animali da quando questi sono cuccioli e filmando una storia lungo più di un anno, mentre questi crescono così che quando sono adulti abbiano piena confide...