Il materiale emotivo, la recensione

I film ambientati a Parigi si dividono in quelli in cui ad un certo punto si vede la torre Eiffel di sfondo e quelli in cui non si vede mai. I primi sono quelli in cui serve che Parigi faccia Parigi, i secondi sono quelli in cui l’obiettivo è fare qualcos’altro della città. Infine ci sono i film come Il materiale emotivo in cui la torre Eiffel si vede dalle finestre degli appartamenti ma anche negli scorci di strade. Dove ti giri ti giri la si vede sempre. È il cinema di Parigi vista dall’estero, quello in cui la colonna sonora non disdegna i clarinetti e un tono generale che la avvicina allo score di Ratatouille o Up. Parigi come la si vede al di fuori della Francia.

Del resto il protagonista è un libraio con la sua libreria di libri antichi all’angolo di una stradina stretta, in un palazzo al cui piano superiore c’è l’appartamento in cui vive con una figlia diventata paraplegica in seguito ad un incidente e che da quel momento si rifiuta di parlare...