Il Natale della discordia, la recensione

Un giorno mostreremo questo documentario ai nostri nipoti per spiegargli quali movimenti agitassero questi anni di mutamento tecnologico e di trasformazione della comunicazione politica. Lo faremo non tanto per la storia (davvero un high concept!) di un uomo che addobba la sua casa per Natale con una tale potenza da attirare migliaia di persone dagli altri stati per vederla, e che per fare di più l’anno dopo acquista una casa più grande in un altro quartiere finendo per inimicarsi così tanto il vicinato da andare in causa con loro, assumere dei vigilanti armati e scatenare una guerra in tribunale da decine di migliaia di dollari, ma lo faremo perché questa storia contiene tutti gli elementi sui quali valga la pena riflettere oggi. Ed è una storia così americana da ergersi subito a manifesto di un’era.

Becky Read, una delle (molte) produttrici del pazzesco documentario Three Identical Strangers, non lesina in espedienti di finzione, anzi. Filma a...