Contrariamente all’opinione comune, realizzare il remake di un film importante che viene da un altro paese, uno molto radicato nella politica e nella storia di quel paese là, è un’operazione interessante. Nel farlo infatti non si può fare a meno di tradurre tutto il portato sociale e politico nella storia e nella politica della seconda nazione, di fatto creando un ponte concettuale tra due contesti apparentemente separati.

Se il cinema serve anche a elaborare e fare in modo che una certa parte di storia sia digerita e (entro certi limiti) “riscritta” per diventare mitologia, tradizione comune e visione di mondo, allora che due paesi usino la medesima trama e la medesima storia per mettere in forma di racconto ognuno una parte della propria storia, è un’occasione incredibile per comprendere le similitudini tra questi fatti.

Purtroppo perché tutto questo si possa fare è indispensabile che i film siano riusciti, cioè che il racconto fatto da entrambi abbia una forza e una pregnanza quanto...