Il Segreto dei suoi Occhi
di Billy Ray
12 novembre 2015
Contrariamente all’opinione comune, realizzare il remake di un film importante che viene da un altro paese, uno molto radicato nella politica e nella storia di quel paese là, è un’operazione interessante. Nel farlo infatti non si può fare a meno di tradurre tutto il portato sociale e politico nella storia e nella politica della seconda nazione, di fatto creando un ponte concettuale tra due contesti apparentemente separati.
Se il cinema serve anche a elaborare e fare in modo che una certa parte di storia sia digerita e (entro certi limiti) “riscritta” per diventare mitologia, tradizione comune e visione di mondo, allora che due paesi usino la medesima trama e la medesima storia per mettere in forma di racconto ognuno una parte della propria storia, è un’occasione incredibile per comprendere le similitudini tra questi fatti.
Purtroppo perché tutto questo si possa fare è indispensabile che i film siano riusciti, cioè che il racconto fatto da entrambi abbia una forza e una pregnanza quanto...
Poteva essere un buon remake e un'occasione per tracciare paralleli interessanti, invece Il Segreto dei suoi Occhi versione USA pare aver capito poco
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