Il Signor Diavolo
di Pupi Avati
22 agosto 2019
Tutto si può dire di Il Signor Diavolo (e tutto tra poco diremo) tranne che sia esattamente quel che ci si poteva immaginare. Certo è un horror padano come quelli che Pupi Avati ha sempre confezionato e certo è un film rimasto agli anni ‘70 (nemmeno a inizio ‘80, quando ancora ne girava), ma è pieno di spunti narrativi buoni che vengono, con il passare dei minuti, massacrati dal film.
Ad esempio il protagonista è un giovane politico, una mezza tacca che riceve l’ordine di andare a insabbiare un caso che minaccia un collegio elettorale DC. Il mandante è direttamente De Gasperi e la maniera in cui viene comunicato e spiegato l’affare fa sembrare che la DC sia lo S.H.I.E.L.D. dell’Italia degli anni ‘50.
L’ispirazione viene dall’omonimo libro che Pupi Avati ha scritto l’anno scorso e la riduzione in film sembra soffrire molto dell’esigenza di maneggiare gli strumenti del cinema di paura, l’armamentario classico e quello moderno, entrambi (a giudicare dal film) sconosciuti ad Avati che inve...
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