La recensione di Jerry Lee Lewis: Trouble In Mind, il documentario di Ethan Coen presentato a Cannes

Ethan Coen è un genio delle immagini non solo perché le sa manipolare benissimo ed è in grado assieme alla moglie (montatrice) di assemblarle in modo che creino molto più senso di come non possono fare da sole, ma anche perché qui dimostra una capacità eccezionale di saperle leggere e di selezionare, tra centinaia di ore di materiale a disposizione sul suo soggetto, un’ora e mezza in cui ogni nuova esibizione, anche solo dal punto di vista visivo, dice tantissimo. Raramente si vede un documentario in cui ogni segmento è forte come quello precedente.

Già i primi minuti, che come spesso capiterà consistono di una esibizione televisiva di Jerry Lee Lewis intera (e dice qualcosa sul soggetto anche solo il fatto di aver potuto realizzare un documentario pieno di esibizioni intere senza che sia mai noioso o ripetitivo), dicono tutto. C’è ciò che sappiamo di questo musicista, il suo essere fur...