Affidato a Jeff Wadlow il meccanismo di Kick-Ass si adegua alle peggiori pieghe da sequel, leva significato a tutto quello che lo aveva nell'episodio precedente e sembra confondere il meccanismo (fare un film con una storia che somigli a quelle di supereroi) con il senso (raccontare qualcosa sull'ossessione per i supereroi senza fare sconti e criticando più che lodando). Il primo c'è, il secondo no e lo si capisce subito quando il film si apre con il test di un giubbotto antiproiettile: una ragazza spara a un ragazzo per vedere se funziona, ma la scena non ha un briciolo della tensione e della forza dell'equivalente momento del primo film in cui un genitore fa la medesima cosa con la figlia preadolescente!
Per trovare una strada nuova e autonoma il secondo film di Kick-Ass sposta leggermente la propria attenzione su Hit Girl, dà a Red Mist un nuovo nome, un nuovo costume che sembra un riferimento a Zebraman e un vero e proprio statuto da villain (...
Al secondo capitolo la saga tratta dai fumetti di Millar diventa uno spettacolo non eccessivamente comico che mette in scena appassionati di supereroi senza il senso del film precedente...
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