Ancora un adattamento di Mark Millar per Matthew Vaughn.

Il regista di Kick-Ass mette in scena un’altra volta una parodia che non è tale, un fumetto che parla di cultura pop, rielabora stereotipi e luoghi comuni di un genere per aderirci quanto più possibile. Kingsman: Secret Service fa allo spionaggio bondiano quello che Kick-ass fa ai film di supereroi: cerca di divertirsi con le sue regole traendone una storia paradossale. Non va mai preso sul serio il grande baraccone che Vaughn mette in piedi tra reclutamento di una nuova leva, addestramento alle arti di un ordine di spie centenario e lotta contro un villain che vuole conquistare il mondo, bisogna lasciarsi contagiare dalla sua voglia di divertirsi.

Consapevole di sé stesso, raffinato nei suoi riferimenti e determinato a cercare di essere la miglior imitazione possibile del cinema di Edgar Wright (dinamico, d’azione, postmoderno ma anche pieno di ironia e significativo) Kingsman: Secret Service si diverte a divertire, ...