Tre anni fa su Netflix uscì un film costruito su un’idea talmente stupida da poter funzionare, e nobilitato dalla presenza di quella che negli anni successivi si rivelerà essere una delle attrici più carismatiche della sua generazione. Stiamo parlando di The Babysitter, o La babysitter se preferite il diversissimo titolo italiano, la storia di un pre-adolescente e della sua tata sexy nonché parte di un culto satanico che ha bisogno del suo sangue per suggellare un non meglio precisato patto con il diavolo: diretto da McG, il film ottenne abbastanza successo da meritarsi tre anni dopo un sequel, The Babysitter: Killer Queen, in italiano, be’, La babysitter – Killer Queen.
Meritarsi?
Forse il termine non è corretto, forse sarebbe stato meglio scrivere “abbastanza successo da dover subire l’onta di un sequel”. Uscito oggi su Netflix, Killer Queen è tutto quello che ci si aspetta da un sequel fatto per incassare (nota a margine: bis...
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