La guerra di domani, la recensione

Sciocco ma dai sentimenti cristallini, La guerra di domani è classico e contemporaneo al tempo stesso. È l’esaltazione di un individuo (e di una famiglia) che vuole salvare tutto il mondo ma è anche un film con più di un protagonista; è una storia in cui come sempre nel cinema americano è l’impeto ardimentoso di uno e della sua famiglia a risolvere tutto, ma anche una storia sentimentalissima, in cui l’ingenuità delle emozioni messe sullo schermo (l’amore per una figlia, il rapporto sincero ma duro con un padre difficile) è simile a quella del cinema asiatico. È pieno di militari e procedure statunitensi ma ha anche i mostri in CG che non possono mancare nel cinema asiatico. Infine è un film in 4 atti, la struttura tipica del cinema cinese a cui Hollywood con calma si sta (e ci sta) abituando.

Quando nel presente arriva un plotone di un esercito del futuro per avvertire che servono soldati per combattere una guerra nel futuro, Chris Pratt vie...