C'è un'indubbia coerenza nella maniera in cui Pif passa da televisione a cinema, cioè nella maniera in cui traduce il tono che tiene in tv (negli ultimi tempi) in film. Quella sorta di crossover tra impegno e comicità grossolana, tra serietà e facezie La mafia uccide solo d'estate lo applica alla stagione della lotta alla mafia degli anni '80 e '90, l'emergere di Totò Riina e i molti omicidi che si susseguirono in quel periodo. Non a caso tutto nasce dal co-sceneggiatore Marco Martani a partire da una puntata di Il testimone, centrata sulla mafia.
Innanzitutto questo film ha una chiara visione storica, mette in ordine i fatti e in prospettiva gli eventi. Quegli anni sono per Pif un periodo chiaro (o meglio che lui intende chiarire attraverso una lettura storica, necessariamente semplificando), in cui è nata effettivamente la lotta alla mafia in senso moderno e in cui i siciliani stessi sono stati messi di fronte all'...