La vetta degli dei, la recensione

Ritrovarsi a tremare per l’incolumità di un personaggio disegnato (e comunque di finzione) come se fosse uno di un documentario. Era da Free Solo, uno dei documentari più testardi e visionari nel capire che un uomo e una parete sono un soggetto che basta a sé stesso, che un film non riusciva a rimettere sullo schermo quella sensazione di grandezza e futilità. Rischiare la vita per qualcosa di così lontano dalla nostra lista di obiettivi per i quali vale la pena morire, è al tempo stesso una maniera di raccontare un’ossessione e un’attrazione verso le cime che non molti possono capire, ma che è chiaro essere un magnete per tantissimi. Una sfida che non finisce mai, come viene detto, che ha senso solo se difficile, impossibile e rischiosa.

La vetta degli dei descrive pornograficamente i meccanismi della scalata, e solo così può avere un senso tutta la storia, perché è necessario comprendere il sistema di rampini, corde, imbracature e ganci che danno un c...