La recensione di Last Summer, film di Catherine Breillat presentato in concorso a Cannes 76

È piuttosto grave quando un film vorrebbe essere serio, darsi un tono autoriale e sofisticato, e invece non fa che oltrepassare continuamente il limite del ridicolo e del comico involontario.

Succede esattamente questo a Last Summer di Catherine Breillat. Un dramma relazionale che affronta un argomento non proprio leggero – la relazione tra una donna di mezza età e il figlio minorenne del marito – con uno sguardo così vuoto e indelicato da risultare solamente pornografico, sbagliato, inutile.

Il set-up è quello del solito dramma borghese ambientato in una casa lussuosa ben illuminata dove la protagonista è un’altrettanto borghese annoiata, in crisi di mezza età, che fa qualcosa per dare una scossa alla sua vita. In questo caso si tratta di Anne (Léa Drucker), che Breillat inquadra senza nessuna idea visiva pensando di veicolare malizia (il dettaglio dei piedi ripetuto, totalme...