Le strade del male è un film di cattivi ragazzi.

Lo è nella finzione narrativa, visto che racconta la storia di Arvin Russell (Tom Holland), della sua famiglia, del suo mondo, un mondo nel quale, come gli spiega didascalicamente il padre Willard (Bill Skarsgård), “there’s a lot of no-good sons of bitches”.

E lo è se si guarda al cast, al centro del quale, e a fianco di due specialisti del doversi scrollare di dosso un passato fin troppo glam come l’ex modella e nipote di Elvis Riley Keough e l’attuale Batman e fu vampiro Robert Pattinson, c’è il già citato attuale Spider-Man, per il quale all’alba dei 24 anni arriva il primo e inevitabile ruolo cupo, cattivo e moralmente corrotto.

Per essere un film di cattivi ragazzi, Le strade del male è tutto tranne che cattivo. Vuoto, vacuo, superficiale, un esercizio di stile; ma cattivo no, non ci riesce, ed è solo il primo dei suoi problemi.

 

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Stanno tutti male

Stanno tutti male, in Le strade del male; è un film di gente triste, tormentata...