Da un certo punto in poi, all’incirca da Il petroliere e poi ancora di più da The Master, una caratteristica delle storie e dei personaggi di Paul Thomas Anderson si è fatta sempre più evidente e cruciale, il racconto di personaggi che si usano a vicenda. Possono essere legati da relazioni sentimentali in modo sincero ma nel loro rapporto entra sempre l’opportunismo, il servire gli uni agli altri, cosa che intorbidisce le acque di ogni storia e rende ogni legame impuro e quindi interessante. In Licorice Pizza un ragazzo è innamorato di una ragazza di dieci anni più grande di lui, e ne conquista l’interesse in un piano sequenza iniziale che è una masterclass su come si introducano una situazione, un posto, una storia e dei personaggi creando al tempo un gancio la cui presa dura tutto il film e un piacere che non finisce mai. Lei non ama l’idea di un ragazzino che le viene dietro ma è attirata da questo che pare un adulto, e soprattutto in lui, così risoluto...
Licorice Pizza, la recensione
Licorice Pizza
di Paul Thomas Anderson
al cinema
Licorice Pizza, la recensione
La storia di un rapporto tra due ragazzi filtrato dal ricordo e dalle musiche, dai tramonti e dalla luce della San Fernando Valley
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