Quando, ben diciassette anni fa, Alan Rickman si mise dietro la macchina da presa per firmare L’Ospite d’Inverno, non poco fu lo stupore per le insospettabili qualità registiche del camaleontico divo inglese. La drammatica storia della vedova Frances, interpretata con sensibile raffinatezza da Emma Thompson, fu gestita in modo tanto brillante da non dover temere il confronto con cineasti ben più esperti.

A distanza di tanti anni, Rickman torna a dirigere – e dirigersi – puntando il fuoco, ancora una volta, sulla storia di una vedova. Siamo nel fastoso ‘600 di Luigi XIV, il sovrano desidera trasferire la propria corte nella reggia estiva di Versailles e, di conseguenza, ampliarne i giardini con l’aiuto del celebre architetto André Le Nôtre.

Il malinconico maestro si mette dunque alla ricerca di uno spirito affine che possa aiutarlo nella progettazione e, soprattutto, nella creazione di fontane, cascate, siepi e aiuole. Tra i numerosi candidati, la sce...