L’origine du monde, la recensione

La premessa con cui parte L’origine du monde è semplicemente geniale: un uomo convinto di stare vivendo una vita fatta di menzogne e insoddisfazioni (per un matrimonio ormai assuefatto dalla quotidianità, per la professione di avvocato che ormai svolge senza reale impegno) un giorno si accorge che il suo cuore ha smesso di battere. Ma, inspiegabilmente, è ancora a vivo. E cosa potrà mai riportare alla vita un uomo che di fatto non è ancora morto? Forse una semplice consapevolezza.

Tratto dall’omonima piéce teatrale di Sébastien Thiéry e scritto, diretto e interpretato da Laurent Lafitte (al suo esordio alla regia) L’origine du monde è in realtà un film molto più complesso di quanto non faccia intuire, che indaga con piglio esistenzialista la relazione degli individui col loro passato, specchio pericoloso di nevrosi e scottanti verità.

L’origine du monde inizia in modo estremamente brillante e sviluppa tra svolte surreali e scene esilaranti (ma mai deme...