Luca, la recensione

C’è un minimo scarto che distingue Luca, l’ultimo film della Pixar, dai suoi precedenti: più che girare intorno a un insegnamento, l’esordio registico su un lungometraggio dell’animatore Enrico Casarosa punta a far prendere vita a un’atmosfera: quella agrodolce della preadolescenza, tra sguardi meravigliati, avventure incoscienti e le prime nostalgie che stringono il cuore. Sì, anche qui l’insegnamento c’è e ruota tutto intorno al sentirsi diversi, all’accettarsi. È la metafora dei mostri che vogliono integrarsi nel mondo degli umani mettendo in dubbio la propria identità, incorporata dai protagonisti Luca e Alberto, due piccoli mostri marini che quando escono sulla terra ferma assumono l’aspetto di due bambini e che, ognuno a modo suo, sognano una vita diversa da quella sott’acqua. Ma la forza di Luca e la sua capacità di emozionare stavolta non vengono tanto dalla raffinatezza di un racconto universale che cerca lo spazio di una grande (in senso quantitativo...