Come tutti sanno, Superman di Richard Donner (1978) è considerato il padre dei cinecomic, un filone che negli ultimi dieci anni – complici gli avanzamenti tecnologici – è diventato sempre più prolifico fino alla situazione attuale che vede un colossale progetto a lungo termine come quello dei Marvel Studios da una parte, e una serie di prodotti, alcuni di altissimo livello (la trilogia del Cavaliere Oscuro) e altri di livello piuttosto scarso (Lanterna Verde), basati sui fumetti della DC Comics di proprietà della Warner Bros. In mezzo, troviamo franchise di grande successo come X-Men, Spider-Man e adattamenti di fumetti minori.
In questo contesto, era impensabile che la Warner Bros. decidesse di mettere da parte i diritti di Superman (in pericolo durante una causa decennale conclusasi da poco), a sua volta il Padre dei supereroi, dopo i risultati insoddisfacenti del reboot diretto da Bryan Singer sette anni fa. Superman Returns, apprezza...
Snyder, Goyer e Nolan riportano al cinema Superman stravolgendo il canone: un'operazione riuscita e di forte impatto, anche se non priva di difetti...
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