La recensione di Macbeth di Joel Coen disponibile su Apple TV+

Non c’è nessuna vera follia nel Macbeth di Joel Coen. Quella che gli altri film hanno raccontato come la discesa nella pazzia di un uomo trascinato dalla sua bramosia in questo in realtà è una lucidissima presa del potere. Nell’adattare la tragedia Joel Coen sceglie di dare molto risalto agli aspetti razionali del protagonista che, nel momento in cui uccide per la prima, non sta sognando in grande ma accetta la propria fine, cioè l’opposto. Denzel Washington mette in campo il lato minimalista del suo spettro recitativo, fatto di mosse minuscole e sguardi secchi e improvvisi quando si professa ormai corrotto dal demone della bramosia e capisce che è tutto finito. Non ha l’occhio invasato di Toshiro Mifune di Trono di sangue né la serena gravità nello sguardo accigliato di Orson Welles. Lo sa cosa accade ma non può non andargli incontro.

I film dei fratelli Coen sono spesso le storie di uomini che assistono impotenti allo spe...