Nel 1986 Phil Tippett ha iniziato a lavorare ad un film d’animazione in stop motion interamente autoprodotto e ha finito nel 2020, attraversando più di 30 anni e altrettante tecniche diverse, fino anche alla banale live action. Il risultato è un kolossal che non segue nessuna delle regole che conosciamo, in cui si distingue una follia anti-sistema che nemmeno nei sogni a budget altissimo di Terry Gilliam, un desiderio di grandezza commovente, la passione per le creature e il movimento di quello che è stato forse uno dei più grandi artisti degli effetti speciali in stop motion, che qui scioglie ogni briglie al suo immaginario nel bene e nel male.
Il risultato sono 90 minuti di una densità visiva che ha pochi sparuti precedenti (anche The Thief and The Cobbler, altra montagna di follia, raggiunge questi standard solo in alcune scene), in cui quasi ogni scena ha un background e una scenografia che in qualsiasi altro film di fantascienza sarebbero usate p...


Mad God, la recensione | Locarno74

Mad God
al cinema
Mad God, la recensione | Locarno74
Uno dei film indipendenti più ambiziosi e colossali mai tentati è stato finito. Mad God è completo e sono 90 minuti di una densità visiva pazzesca
- venerdì
- 14:30 BAD Comics
Potrebbe interessarti
Wendell & Wild, la recensione
«Pieno di un'immaginazione pazzesca, colmo di idee che basterebbero per altri due film Wendell & Wild è il film più libero di Henry Selick»
Marcel the Shell, la recensione
«Nonostante la storia sia nelle sue tesi socio-mediali piuttosto debole, Marcel the Shell conquista per la tenerezza del protagonista»
Wash Me in the River, la recensione
«Wash Me in the River è un mucchio di qualunquismi messi in bocca a personaggi abbozzati, dove solo la qualità di una buonissima fotografia salva le apparenze»
Amsterdam, la recensione
«Sulla carta Amsterdam ha tutte le qualità per essere un grande film da grande pubblico: peccato che l’aspirazione non coincida affatto con il risultato.»
The Good Nurse, la recensione
«Combattuto tra due possibili versioni di sé, The Good Nurse è un film che non trova mai una chiave sensata per raccontare la sua storia»
The Land of Dreams, la recensione
«Musical italiano come il più classico dei musical hollywoodiani, The Land of Dreams manca di originalità e finisce per non funzionare»
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.