Madres Paralelas, la recensione

È neonato il corpo che attira le donne di Madres Paralelas, non più un figlio grande (o un figlio deceduto come in Tutto su mia madre) ma un neonato inquadrato in continui controcampi dello sguardo di desiderio di Penelope Cruz e Milena Smit, madri diverse, una più adulta e una minorenne, di un medesimo bambino (perché e come è tutto il cuore dell’intreccio). In un film che all’inizio ha un’immagine eccezionale, una delle migliori di Almodovar, che mostra di nuovo, ancora una volta e in una maniera ancora diversa come il desiderio separi le persone che lo possiedono dalle altre (i protagonisti fanno sesso ma noi vediamo tutto da fuori, le finestre del palazzo sono tutte uguali e una sola è aperta con il vento che magnificamente gonfia una tenda), per la prima volta la passione e il “deseo” centrali della storia non sono di natura sessuale.

Queste immagini e queste idee sono sprazzi dell’Almodovar migliore in assoluto (quello che comunica visivamente non ...