Confrontarsi con un classico cinematografico è sempre un autentico salto nel buio. Può portare alla gloria come all'oblio, si rischia di restare schiacciati da paragoni impietosi e uscire sconfitti dalla battaglia, a volte prima ancora di essere scesi in campo a combattere.

Per questi motivi, occorre accostarsi alla materia originaria con rispetto e, soprattutto, piena coscienza di ciò che di nuovo si vuole dire al pubblico; le riscritture pedisseque lasciano il tempo che trovano e, francamente, hanno sinora collezionato più sconfitte che vittorie.

Premesso ciò, un'operazione come quella portata avanti da Maleficent appare, sulla carta, quantomeno legittima se non accattivante. Prendere un villain tra i più iconici della tradizione cinematografica disneyana per eleggerla a nuova protagonista, raccontando la fiaba a tutti nota da un inedito punto di vista, era un'idea che poteva contare non solo su un solido materiale di base da rie...