Quanti set finti ha ripreso e quante storie fasulle ha abbozzato?
Musical, ricostruzioni politiche, serie B, opere in costume, pubblicità, horror e via dicendo, tutte cose che non farebbe mai davvero, ma che gli piace fingere di fare. Stavolta c’è un film su una fabbrica in crisi e i suoi operai in protesta per il diritto a lavorare, una produzione tipicamente italiana e atipicamente morettiana. Insomma al centro della sua nuova opera c’è di nuovo una regista che somiglia molto a Moretti per come lo conosciamo dai suoi film (Margherita Buy), sta girando un film con un attore straniero (John Turturro) e parallelamente si prende cura assieme a suo fratello (Moretti stesso) della madre ormai arrivata alla fine della propria vita, prossima alla morte ma ancora lucida.
In sintesi è questa la trama di Mia Madre: da una parte due figli che devono rassegnarsi all’idea e alla sofferenza dell’avvicinamento al decesso...
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