La cosa che più rimane impressa dopo la visione di Moglie e Marito è quanto questo film apparentemente molto semplice viva di un lavoro di squadra molto raro nelle commedie italiane, così bilanciato e ben gestito, così ben tagliato ed essenziale da non possedere quasi nessuno dei difetti che attribuiamo al nostro cinema non autoriale. Un film che addirittura fa ridere davvero, un unicorno nell’universo commerciale italiano.

La storia dello scambio di corpo tra moglie e marito è una delle mille possibili variazioni di un genere che, al cinema, nasce con Tutto Accadde un Venerdì a fine anni ‘70, non è nuovo né deve esserlo, è altro: è un classico. Moglie e Marito però ne fa una versione molto concentrata sul meccanismo e sull’esplorazione. Invece che dimenticare il motivo dello scambio lo esalta e ci lavora sopra, elevandolo da banale MacGuffin a centro nevralgico del senso del film. Come fa la fantascienza più moderna questa storia scritta da Giulia Steigerwalt ha un inconsueto interess...