Arriva fuori concorso a Cannes (e subito nelle nostre sale) il terzo film da regista di Jodie Foster, ancora una volta centrato su una famiglia e nuovamente alle prese con la malattia mentale di uno dei membri.
 
Il castoro del titolo (che in italiano diventa "mr.") è il pupazzo che il protagonista adopera per superare il suo problema di depressione. Parlando attraverso il pupazzo inscena una nuova personalità o meglio quella parte di sè che lotta contro l'immobilismo e l'ignavia che da qualche anno stanno rovinando la sua vita professionale e familiare.
 
Da quando Mr. Beaver prende controllo della vita di Walter tutto sembra migliorare di colpo: il lavoro, i rapporti con i figli e quello con la moglie. Ma è pur sempre una personalità parallela…
 
Mel Gibson è senza ombra di dubbio il più maltrattato ed emarginato tra gli straordinari talenti del cinema americano. Se poi si meriti o meno quest'...