Mustang si batte per essere uno dei film migliori della stagione. Per farlo parte dai presupposti di molto cinema festivaliero, ovvero raccontare uno scenario retrogrado in cui una categoria umana è privata dei più elementari diritti e non voltarsi di fronte ai soprusi che una buona parte di mondo (certamente quella ritratta) subisce ogni giorno. Tuttavia affronta il suo compito con spirito profondamente diverso dalla media. La storia è quella di 5 sorelle nel nord della Turchia che, tornando da scuola con dei compagni, si buttano in mare vestite e scherzano con loro. Qualcuno le vede e riferisce ai parenti quest’atteggiamento lascivo e perduto, ne conseguirà un inasprimento del loro confino e la conseguente esplosione del desiderio di libertà. Sentitevi liberi di associare questa trama a Il giardino delle vergini suicide, non nè lontanissima, sappiate però che il film non potrebbe essere più diverso. Se quello di Sofia Coppola è un trattato psicologico, questo è un film tutto pe...