C’è come al solito l’irrisolto rapporto con il nostro passato al centro di N-Capace, film di interviste (non documentario, nè finzione) inframezzate da momenti di sapore teatrale totalmente fuori contesto. A parlare, oltre all’autrice, sono solo anziani e giovani. I primi, quasi tutti di Terracina (paese d’origine dell’autrice) sono troppo vecchi e immersi nel mondo che Eleonora Danco li porta a rievocare, i secondi, quasi tutti di Roma, troppo schiacciati sul loro presente (tutti in età da liceo) perchè le loro parole possano avere un respiro che non sia autoriferito, solo incrociando ciò che eravamo con ciò che siamo si dovrebbe comprendere qualcosa. E invece non è così.

Mentre la stessa autrice nei suoi interludi teatrali si pronuncia apertamente a favore della memoria, del ricordo e della lotta per tutto ciò che è stato e non è più (i cambiamenti in questo film sono sempre quelli verso il peggio), beandosi delle spontanee reazioni degli astanti alle su...