La recensione di Occupied City, il documentario di Steve McQueen presentato al Festival di Cannes

L’impostazione visiva è quella di Frederick Wiseman, non ci sono dubbi. Per il suo documentario Occupied City Steve McQueen sceglie quello stile fatto di osservazione di dinamiche ordinarie attraverso inquadrature di pochi secondi apparentemente naturali e invisibili (in realtà molto meticolosamente preparate e montate), che riprendono singoli individui, azioni o luoghi, come elementi capaci di creare insieme un sistema più grande. Per Wiseman il soggetto, in definitiva, è sempre il lavoro, ovvero come tutti noi insieme creiamo o manteniamo cose straordinarie grazie ad un insieme continuo di conversazioni collettive e piccole azioni tutte fondamentali. Per Steve McQueen invece il vero soggetto di questa serie di immagini documentarie è la pacifica e placida quotidianità di Amsterdam contrapposta al suo passato.

Dalle immagini delle 4 ore di Occupied City la grande città appare come una pi...