La recensione di Pamela: A Love Story, su Netflix dal 31 gennaio

Quando si tratta di documentari biografici così dettagliati e cronologici sulla vita di una persona è sempre difficile riuscire a trovare un buon equilibrio tra l’empatia per il personaggio raccontato – soprattutto se parla di sé in prima persona – e la giusta distanza documentaristica, quella che permette di mettere in discussione chi si sta raccontando e di mostrare le idee del documentarista come un ulteriore punto di vista. Pamela: A Love Story di Ryan White trova fin da subito questo equilibrio tra biografia e lettura documentaria: lo fa affiancando alle parole di Pamela Anderson stessa che racconta la sua vita (in un’intervista dove passa in rassegna praticamente tutto, dall’infanzia a oggi) in queste riflessioni dal sapore confidenziale un puntiglioso montaggio di video d’archivio, privati e non, per cui le parole di Pamela aggiungono sempre un ulteriore livello di lettura a quello che stiamo vedendo.<...