Già perché quante volte accade di trovarsi di fronte a un film italiano capace di amalgamare insieme intrattenimento, una perfetta costruzione narrativa, una notevolissima dose d’intelligenza e di rispetto verso lo spettatore, performance attoriali convincenti e regia dinamica a dispetto della storia sostanzialmente d’interni baciato da un meritato successo di pubblico e critica che oltretutto ha, di fronte a sé, notevolissime possibilità di “riproposizione” estera sotto forma – magari – di remake?
Tutte operazioni cui i nostri cugini d’Oltralpe sono abituati da anni e anni, ma che in Italia lasciano sempre alquanto sorpresi, presi come siamo a dover fare i conti con tanti autori obnubilati da velleità artistiche che, dietro la boria, nascondono ben poca sostanza.
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