Il ritorno di Philip Gröning, a 8 anni da Il grande silenzio, è un lungometraggio di finzione, centrato su un piccolo nucleo familiare, quello del poliziotto del titolo, composto da madre, padre e figlia piccola (circa 5-6 anni). Le loro giornate oscillano tra una calma e una quiete ordinarie e improvvisi scatti di rabbia del padre, che possono sconfinare in atti di disaffezione verso la bambina come in violenza immotivata contro la moglie.
La trama è in buona sostanza tutta qui (escluso l'evento che chiude il film), la cronaca di un legame stretto ma mortale, affettuoso e contemporaneamente violento, sia fisicamente che emotivamente.

A non convincere per nulla sono però le scelte di Gröning riguardo lo storytelling. Diviso in circa 60 capitoli questo film di quasi 3 ore contrappunta di continuo la narrazione con i cartelli di inizio e fine capitolo (in media compaiono una volta ogni 3 minuti), sceglie cioè di spezzare di frequente la storia e...