La recensione di Primadonna, il film in sala dall’8 marzo
Non ci sono dubbi sulla direzione da cui proviene Primadonna, è un racconto all’americana di una storia molto italiana, quella della prima donna ad essersi ribellata (vincendo) al rituale del matrimonio riparatore, quindi alla violenza degli uomini che obbligano le donne a sposarli rapendole e poi proponendo il matrimonio riparatore dell’onore. Il fatto è avvenuto nel 1965 (quattro anni dopo Divorzio all’italiana!) e l’impostazione della storia è quella dei racconto del singolo contro la società e le convenzioni, una parabola di conquista di un diritto attraverso la dedizione, l’ostinazione e la forza personali. Ci sono i preti malvagi, la comunità che cospira, la prostituta di buon cuore, i poteri forti economici (cioè i ricchi del paese) che hanno di più e osteggiano il trionfo della giustizia ecc. ecc.
Quello che cambia e che rende tutto molto più nostro è semmai la lettura del presente. Ogni racconto del passato è fat...
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