Qui rido io, la recensione | Venezia 78

Nonostante racconti di un genio (e non è la prima volta) Mario Martone non è Hayao Miyazaki e a Venezia non ha portato il suo Si alza il vento, cioè non gli interessa per nulla indagare i meccanismi della creatività, gli interessano la storia e lo spirito nazionali italiani attraverso la sua produzione culturale. È il lavoro di trasmissione e rappresentazione dell’identità culturale del servizio pubblico tradotto al cinema. Leopardi come Scarpetta in sceneggiati cinematografici di grandissimo spolvero e sontuosa messa in scena, con tutti gli attori giusti al posto giusto e niente di sbagliato, nemmeno i voluti anacronismi quando ci sono. Specialmente qui gli interessa fare didattica e non cinema in un film che, non a caso, ha come unica idea di messa in scena quella di dipingere una realtà che è una continua messa in scena, con i personaggi che entrano negli ambienti come si farebbe a teatro, annunciati e accolti per nome e cognome, e spesso comp...