La recensione di La ragazza più fortunata del mondo, su Netflix dal 7 Ottobre

Inizialmente si potrebbe pensare di essere davanti ad una versione femminile di American Psycho, tanto la protagonista sembra l’equivalente moderno di Patrick Bateman. Ha un lavoro tra i più desiderabili (redattrice in un magazine femminile) anche se vuole fare più carriera, è coperta di status symbol e la sua lotta quotidiana con le donne che la circondano è fatta proprio di quello, di brand, di denaro esibito e di adesione alla parte più esclusiva della razza umana. Si deve sposare con un uomo ricco tuttavia continua ad avere visioni di sangue e violenza. È perfida, è disposta a tutto e non dice mai apertamente quello che pensa. 

C’è un mondo dentro questa protagonista fatto di cinismo e calcolo personale che non ha molto a che vedere con l’immagine rassicurante che proietta. Questo la differenzia subito da Patrick Bateman, il fatto che siamo con lei, sentiamo i suoi pensieri e ne ammiriamo la doppiez...