E' una sensazione molto liberatoria che i grandi vizi, i più soddisfacenti, siano abbinati alle grandi qualità. Per questo quando il resto del film con pervicacia indefessa demolisce quest'eroe che non si dà un limite ma eccede in tutto, per ridurlo alla fine a un uomo normale, pentito di ogni vizio, confesso e addirittura colpevole di qualcosa che non ha fatto, assieme ai vizi viene meno anche l'entusiasmo dello spettatore. Con grande abilità e un leggero slittamento di genere Flight vuole fare la cosa giusta e invece che compiacere sceglie di bacchettare.

E' chiaro che questo era l'obiettivo di Zemeckis fin dall'inizio: compiere tutto il percorso, raccontare un uomo da un eccesso ad un altro, riprendere il suo attore, bello, carismatico e libero di comportarsi come vuole facendola comunque franca in modo che sia ammirabile per poi lentamente cambiare la percezione del pubblico e mostrare quanto sia tutto sbagli...