I colleghi americani e inglesi a volte impiegano delle espressioni gergali o idiomatiche difficili o complicate da tradurre e/o adattare nella nostra lingua.

Una delle più inflazionate è “eye candy”.

Nei miei articoli tendo a “trasformarla” in “Zuccherini (o caramelle) per gli occhi”. Abbastanza letterale e diretto.

Talvolta però, più che una traduzione, servono degli esempi concreti.

Pacific Rim per me è l'esemplificazione massima del concetto di “eye candy”. E vi giuro che mentre sto scrivendo questa recensione tenendo come sottofondo gli extra del Blu-Ray e Guillermo del Toro ha appena proferito le parole “eye candy”.

Neanche a farci apposta.

Il film del regista messicano è davvero la fantasia proibita di un tredicenne geek portata sullo schermo col dispiego di mezzi e la professionalità che Hollywood può garantire quando si mette d'impegno a confezionare...