Respect, la recensione

Respect è un film pieno di musica. Musica sussurrata, urlata a gran voce, arrangiata, improvvisata. Ma anche musica discussa, pensata. L’approccio può sembrare banale trattandosi di un biopic musicale su una delle più grandi icone di sempre, ovvero la cantante soul Aretha Franklin. Eppure non è affatto scontato cogliere in un film musicale il gusto di mettere in scena dell’ottima musica, di emozionare attraverso melodie, vibrati e virtuosismi. Respect invece non solo rispetta ma venera quel gusto, quella voglia irresistibile di raccontare attraverso le note.

Il regista Liesl Tommy trova insomma una perfetta dimensione musicale. Con apparente semplicità infatti sia esaudisce la pretesa hollywoodiana di glorificare la dimensione spettacolare – dando vita a un film che se non è un musical vero e proprio ci si avvicina molto, essendo qui le canzoni dei momenti di svolta quasi sempre fondamentali a livello di storia – sia riesce a gestire, grazie all’inter...