Per questo nuovo RoboCop (film del quale, va detto, si poteva anche sentire il bisogno visto quanto ci siamo avvicinati allo scenario dipinto nel 1987) è stato scelto José Padilha, che si era messo in luce con i due bellissimi film Tropa de elite e Tropa de elite 2, sulle squadre speciali che in Brasile cercano di mantenere l'ordine nelle parti peggiori delle favelas. Con quei due film brasiliani dal sapore americano Padilha si fa notare e Robocop pare il progetto perfetto per lui: polizia, eccesso di ordine costituito, crimine esagerato, azione.

E non è un errore, da quel punto di vista questo nuovo Robocop è evidentemente messo in scena da qualcuno che ha un autentica paura dell'eccesso controllo che un eccesso di criminalità comporta, è spaventato da quello che la paura sfruttata dalla politica può causare e non è per nulla dalla parte di ciò che racconta (il punto di partenza migliore per un film, quello oppos...