È un misto di tenacia e casualità che ha portato Alvaro Longoria in Corea del Nord. Il documentarista a lungo aveva tentato di andare a filmare nel paese in cui nessuno può filmare, l’ultima dittatura misteriosa del pianeta ma forse in assoluto l’ultimo luogo di cui sappiamo quasi nulla in tutto il mondo. È un uomo spagnolo che ha scelto di vivere e avere una carriera politica in Corea Del Nord il tramite, l’incaricato dei rapporti con l’estero un occidentale che può introdurre Alvaro Longoria e ovviamente seguirlo (come si sa nessuno straniero in visita può girare liberamente per Pyongyang), in una parola fare da ponte non tanto tra lui e la cultura locale ma tra lui e il regime.

Propaganda game si fa la domanda giusta, che non è come si viva e quale sia la realtà della Corea Del Nord

Si era preparato bene Longoria prima di andare in Corea e intervistare locali e funzionari, politici e militari, bambini e guide turistiche, ma è anche evidente che è tornato senz...