Diciamo che quando Drew Goddard fa un film… non è mai un film qualsiasi. A sei anni da Quella Casa Nel Bosco (2012), sceneggiato con Joss Whedon, Goddard torna a occuparsi di stanze segrete, cast largo e regole del racconto senza voler esibire platealmente i meccanismi come in quel brillante metahorror che cominciava slasher e finiva Lovecraft. In questo caso possiamo dire che il film comincia l’ultimo Tarantino (The Hateful Eight) e finisce come un primo Tarantino nel senso che ci sono tanti personaggi (7 e non 8) che convergono tutti in uno stesso luogo (l’albergo El Royale e non l’emporio di Minnie) in un contesto storico passato (1959 e non qualche anno dopo il 1865) con obiettivi diversi. Alcuni loschi, alcuni no.

Sono hateful questi sette personaggi? A voi la decisione. C’è un prete, una cantante, due sorelle litigiose, un agente Fbi, il concierge e qualcuno di molto minaccioso che li raggiungerà nella seconda parte. Ognuno di loro ha un passato che ...