Garbato, posato, ben vestito, recitato, musicato e soprattutto fotografato (il film dichiara da subito la propria matrice, fin dalla prima inquadratura con una casa in stile Edward Hopper), A Royal Weekend è un film tranquillo ed educato, che sa stare così bene in società da potersi anche permettere di accennare a storie di infedeltà coniugale e masturbazione all'aria aperta senza risultare volgare. Un virtuoso dell'educazione.

Eppure proprio questa sua apparenza indiscutibile, piena di stile e classe è il segno della propria disonestà, perchè come spesso accade all'eccessivo garbo e controllo corrisponde anche una profonda falsità. Se di fronte a un film dai presupposti ideologici il pubblico si dispone armato delle proprie idee, pronto anche a combattere i pareri del film, è di fronte a film come questi che si va disarmati, meno consapevoli di essere di fronte ad un contenuto ideologico e ben disposti a farsi...