A certi horror non importa molto il percorso ma solo il punto di arrivo. In questo caso il punto di arrivo è una sirena assassina, probabilmente l’idea primigenia che ha dato vita a tutto il progetto, una volta avuta quella il più era fatto e toccava scriverci un intero film intorno in modo da poterla mettere in scena e quindi sui cartelloni e nella promozione. Insomma abbiamo avuto quest’idea della sirena assassina, ora come la rendiamo film? Il risultato è Nymph.

Produzione serba girata in un inglese d’occasione (con pesante accento slavo) e ambientata nei mari dell’Adriatico con abbondante uso di bikini, Nymph vuole essere divertente, sexy, soddisfacente e sanguinolento ma riesce ad essere solo l’ultima cosa (e nemmeno troppo). Non si tratta di aspirare a chissàcchè ma di far bene anche lo stretto indispensabile, di riuscire ad arrivare alla sirena con una certa agilità in modo che una volta lì, una volta giunti al trappolone in cui i giovani prestanti ...