Quello di Paul Hyett qualche anno fa è stato uno degli esordi migliori nel cinema di paura o tensione che dir si voglia. The seasoning house era un film di raccapriccio, violenza e fuga, che non faceva sconti a quel che non si vuole guardare. Era la storia di un personaggio debolissimo (una ragazzina sorda) che a sorpresa compie una scelta morale e per necessità di sopravvivenza dovrà mettersi da sola contro una squadra di militari grossi e armati, tutto condito con gli orrori di ignobili stupri e sfruttamenti ingiusti. Era difficile da sostenere ma incredibile da guardare.

Ora Howl non procede nella medesima direzione, non cerca l’orrore più sensato ma si diverte con quello più fantasioso, con un classico intramontabile: un gruppo di viaggiatori che l’ultima cosa del giorno sta portando in treno poco fuori Londra è bloccato in mezzo ad una foresta da qualcosa sui binari. Non è un incidente ma la trappola di un gruppo di lupi mannari da cui difendersi. Puro survival di paura e divertim...