La recensione di Senza fine,  film distribuito al cinema da I Wonder Pictures dal 24 febbraio

È decisamente sui generis Senza fine: senza un finale ma anche senza un inizio e, nello svolgersi, senza una direzione. Questo documentario di Elisa Fuksas su Ornella Vanoni fa della suggestione la sua cifra poetica e tra richiami a sirene – il mondo marino in cui la Vanoni si rispecchia metaforicamente e si immerge fisicamente, attraverso una piscina – e un passato evocato e mai raccontato, il film diventa un’operazione sperimentale che vive delle sue mancanze, di ciò che non c’è, in un modo talmente sconclusionato da diventare, però, quasi affascinante.

Se c’è infatti qualcosa che caratterizza in modo chiaro il personaggio raccontato è il suo carattere sfuggente, attraente e misterioso, e proprio questo Senza fine lo riflette nella sua stessa forma. Ornella Vanoni, ripresa durante la sua permanenza in una clinica termale ignota, fiabesca nella sua surrealtà, è al centro di un doc...